L'invenzione popolare.

Quattro torri con al centro una piazza coperta, composizione insolita per il nuovo complesso di case popolari a Gallarate in provincia di Varese. Mattoni intonaco e legno i materiali utilizzati.

Aurelia Barone

Prende esempio dalle case popolari di un tempo, anche se con linguaggi diversi, il nuovo complesso di edilizia convenzionata in provincia di Varese, che ci ricorda tempi in cui la cura del particolare, pur nella necessaria semplicità dovuta ai costi contenuti, non mancava mai e la ricerca di spazi collettivi spingeva a creare, se pur piccoli, cortili e giardini interni. Infatti chi direbbe mai che i piacevoli edifici in mattoni di Berlage e della Scuola di Amsterdam alla periferia della città olandese un tempo erano case popolari? Se paragonate agli anonimi volumi dei nostri quartieri di edilizia convenzionata è difficile crederlo.
L’intento che guida il progetto è di caratterizzare un edificio in modo che abbia una identità architettonica e possa a sua volta completare il paesaggio che lo circonda. Il nuovo intervento residenziale in provincia di Varese si colloca in un lotto, della superficie di 1700mq, angolare rispetto a due strade. Situato non in periferia ma in centro, nell’area occupata un tempo dalla prestigiosa Villa Forni di inizio secolo in prossimità di un torrente, è circondato da edifici di dimensioni e altezze contenute.
La necessità di collocare 24 alloggi di edilizia economica e popolare nell’immagine urbana del quartiere ha spinto il progettista a scegliere una soluzione scenografica che prevede la suddivisione delle unità abitative in quattro torri basse, di altezza 16.10m, da cinque piani fuori terra, disposte a croce secondo gli assi nord-sud ed est-ovest intorno ad una piazzetta rialzata e coperta che diventa un suggestivo nodo tra due tracciati viari ortogonali e uno pedonale. Le torri contengono ognuna 5 alloggi di circa 60 e 50mq, uno per piano.
All’impianto principale si aggiunge un edificio secondario da tre livelli, con a piano terra i posti auto per disabili e due alloggi per piano nei due superiori. Questo è collegato alle torri tramite un ballatoio che costituisce anche il punto di arrivo della scala d’accesso al primo livello posta tra la costruzione a tre piani e la torre ad ovest.
L’ingresso al lotto avviene per i pedoni dall’angolo sud-ovest mentre per le auto a sud-est, infine la rampa d’accesso all’interrato, con 21 posti auto, si trova a nord-ovest di fianco all’edificio basso.
I volumi di cinque piani hanno una pianta quadrata con il fronte verso l’esterno che rientra verso il centro dando spazio ad una piccola veranda triangolare. Sulla piazza interna invece si affacciano gli ingressi agli alloggi distribuiti lungo dei ballatoi che collegano i quattro edifici seguendo il contorno dello spazio interno coperto in cui è posto il corpo ascensore in vetro e struttura metallica così come la scala che si snoda tutto intorno lungo i ballatoi, a partire dal primo piano, ed è sorretta da pilastri circolari i metallo verniciato grigio scuro.
La piazza è sormontata da una copertura ottagonale che poggia sulle quattro torri ed è realizzata con otto capriate metalliche, verniciate grigio scuro, che reggono una copertura leggera in pannelli metallici coibentati e verniciati rosso scuro su assito di legno e presenta un lucernario centrale in lastre di policarbonato. Sulla copertura spicca una imponente scultura segnavento in acciaio che caratterizza lo sky-line dell’edificio.
Gli edifici hanno fondazione a platea in c.a. e struttura portante verticale in setti di c.a. mentre i muri di tamponamento sono composti alcuni, quelli intonacati esternamente, da mattoni doppio Uni da 12cm pannelli isolanti all’interno, controtavolato interno in forati da 8cm e gli altri, quelli in mattoni facciavista, da laterizi paramano a vista, controtavolato interno ancora in forati da 8cm con interposto l’isolamento.
I solai sono in cottocemento e c.a. per gli alloggi mentre in pannelli prefabbricati tipo predalles per l’interrato. La copertura piana degli edifici è in manto impermeabile a doppia membrana elastomerica con tessuto di poliestere, armata con tessuto di vetro ed autoprotetta con lamina di alluminio.
I serramenti sono in metallo colorato.
Il progetto utilizza materiali tradizionali, mattone, intonaco, cemento e ferro interpretandoli in modo personale.
I prospetti delle torri rivolti verso l’esterno intonacati in bianco sono segnati centralmente da un pilastro circolare, bianco anch’esso, una sorta di portale di ordine gigante che sorregge una gronda in c.a. facciavista modanata che corona i quattro edifici. Sono questi i prospetti più aperti e più articolati in cui le superfici chiare costituiscono un buon supporto per il gioco di chiaroscuri creato dalle sporgenze e i rientri delle logge. Le altre superfici delle torri sono in mattoni facciavista contornati da una cornice di intonaco bianco, lineari e semplici quasi minimalisti con poche bucature che bilanciano e assecondano la gerarchia dei fronti.
Infine il piccolo edificio di tre piani posizionato lungo la strada con un porticato a piano terra ed al piano superiore una quinta di mattoni con una serie di bucature che nascondono le logge, prosegue il fronte stradale.
Ma la vera 'invenzione', il cuore del progetto è senza dubbio la piccola piazza pavimentata in pietra naturale, serizzo chiaro e scuro, che costituisce l’elemento ordinatore dell’intero impianto fulcro dei percorsi e spazio d’incontro.

Aurelia Barone



TUTTI I DATI

Localizzazione: Comune di Gallarate - Varese

Committente: A.L.E.R della Provincia di Varese

Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Carlo Moretti - Cassano Magnago
Arch. Antonio Locati - Busto Arsizio
Ing. Giuseppe Bernacchi - Busto Arsizio

Impresa Costruttrice: S.E.C.E. s.r.l. - Milano

Tempi di realizzazione: 1997-1999

Superficie Fondiaria: 1410.40 mq

Superficie Lorda a Residenza: 1611.80 mq

Costo nuova costruzione: 2.933.311.304 Lire