Concorso di idee a poggio berni



progetto classificato al 2° posto

dalla delibera di approvazione della graduatoria:

'Ravvisato inoltre l'interesse di questa Amministrazione ad acquisire la proprietà anche del progetto secondo classificato in conformità alle condizioni del bando in quanto tale progetto ha ottenuto i maggiori punteggi nelle categorie: Integrazione nel contesto e fattibilità relativa; qualità Architettonica; impiego materiali compatibili; Rappresentazione ;

Ritenuto dover stabilire, preso atto della disponibilità del secondo classificato, che il primo premio della Sezione n. 1 venga equamente suddiviso tra il primo e secondo classificato.'



Descrizione del paesaggio

Un centro abitato piccolo, ma ricco di risorse anche paesaggistiche, così si presenta il comune di Poggio Berni al visitatore. Un paesaggio verde e un tessuto abitato che si distribuisce in modo policentrico all’interno di questo scenario, ponendosi in una zona panoramica che dalla collina degrada verso la costa, così da lasciare l’occhio spaziare sul panorama costiero composto da quei centri, più o meno noti, che si allineano lungo il litorale adriatico. Filari e gruppi di platani, tigli e cipressi incorniciano strade e percorsi in un gioco di verde e costruito che costituisce il bello dei piccoli centri abitati in cui spesso non c’è soluzione di continuità tra natura e interventi dell’uomo. Dal dialogo tra questi due elementi, natura e manufatti, nasce il fascino e la piacevolezza di un luogo. L’esigenza di ordinare questa relazione costituisce il cuore dell’idea di progetto: creare un ordine tra gli elementi che caratterizzano i luoghi, connotando con caratteri decisi ogni spazio, dando in questo modo forza al senso di comunità e allo stesso tempo identità ai luoghi.

Descrizione degli obiettivi

Organizzare le funzioni, ridare forma agli spazi, creare una gerarchia di segni per far dialogare gli elementi tra loro: queste le componenti del progetto che parte dall’analisi dell’esistente per identificarne le valenze, i punti di forza e le carenze al fine di poterle colmare e restituire questi spazi ai cittadini, creando aree di sosta, di relax, ma anche luoghi rappresentativi, capaci cioè di identificare la municipalità e rappresentarne 'il biglietto da visita'. Dall’analisi del tessuto urbano si riescono a distinguere due elementi quello del sistema strada-piazza e quello del verde.

Descrizione del progetto

Il progetto individua e compone i due sistemi quello della 'strada-piazza' lineare fatto da un’alternanza di fasce larghe e strette perpendicolari alla facciata del comune, quasi un codice a barre che identifica univocamente la funzione civica degli spazi, e quello del 'verde' che privilegia invece le forme curve che, partendo da quella semicircolare del teatro all’aperto, si sovrappone, alterna e incastra con il primo sistema creando quella struttura di relazione che qualifica gli spazi urbani. La piazza, salotto della città, viene ricavata nello spazio antistante il palazzo del comune strappandolo all’attuale parcheggio che viene distribuito nelle aree a fianco e dietro il palazzo comunale. Resta sempre uno spazio su due livelli collegati da una rampa e da una scalinata che può servire anche per sostare seduti al sole a conversare o a leggere. La parte più bassa è pavimentata con fasce di pietra di Trani di colore chiaro e fasce scure di Basaltina ed è stata portata a livello della strada in modo da dilatarsi fino al palazzo comunale e poi più avanti fino a raggiungere l’accesso al Parco del Teatro. In questo modo 'la casa della città' sembra affacciarsi direttamente su una piazza, la strada carrabile è segnata dalla presenza di dissuasori in acciaio corten. Segue l’andamento delle fasce di pietra basaltina anche la disposizione delle panche realizzate con una base di cemento e delle parti rivestite in doghe di legno. L’illuminazione è costituita da lampioni con fusto in acciaio corten che di volta in volta, singoli o raggruppati a tre, rappresentano gli 'alberi artificiali' della piazza. Il monumento ai caduti viene spostato nella piazza su una campitura di pavimentazione in marmo Rosso Verona che, come un tappeto d’onore, segna l’ingresso del comune così come più avanti anche quello della chiesa. Dalla scalinata o dalla rampa posta per abbattere le barriere architettoniche, si raggiunge la parte verde dello spazio antistante il comune. La rampa ha una balaustra in cemento rivestito in doghe di legno di cedro verticali, mentre la gradinata finisce in corrispondenza di una porzione di verde in prato armato che rappresenta lo smaterializzarsi della pavimentazione nel prato. Nel giardino, delimitato a Nord da un filare di tilia cordata, campeggia l’area giochi pavimentata con gomma colorata antiurto a forma di cerchi sovrapposti intorno alla quale si distribuiscono aiuole fiorite, sempre di forma circolare, e sedute in acciaio corten. Da qui si può raggiungere, attraverso un percorso in lastre di pietra annegate nel prato, sia il giardino monumentale ai caduti sia il nuovo boulevard di accesso al Teatro. Nel giardino ai caduti sono state posizionate all’ombra dei cipressi due passerelle in doghe di legno soprelevate dal terreno che possono essere utilizzate sia come sedute sia per allestire mostre all’aperto, trasformando uno spazio con la sola valenza commemorativa in uno spazio polivalente da vivere: qui le passerelle sono illuminate da luci segna passo basse con rivestimento sempre in acciaio corten, mentre le scale di accesso dalla strada vengono ridisegnate seguendo la curva del parapetto in cemento e doghe di legno uguale a quello della rampa nella piazza. Il gioco di fasce pavimentate dalla strada e dalla piazza 'dilaga anche nella parte retrostante il palazzo comunale dove si sfrangia lasciando il posto al prato armato in corrispondenza dei parcheggi dedicati al comune e di quelli al pubblico. In questa area si trova anche l’antica ghiacciaia sotterranea che attualmente è nascosta da una folta vegetazione, ma che ripulita potrebbe trasformarsi nel fulcro di questa piazzetta più raccolta. A contorno di quest’area filari di platani creano una sorta di confine visivo 'vedo non vedo' che conferisce a questo spazio un’atmosfera più raccolta. Anche il parcheggio a fianco al comune viene riorganizzato e alberato con platani in modo da costituire un tutt’uno con il resto dell’area. Proseguendo oltre il palazzo si incontra l’accesso al parco e al teatro. Questo viene trattato come un boulevard ampio e pavimentato delimitato a destra verso l’area retrostante la chiesa con un filare di Robinie alternate a panchine simili a quelle utilizzate in piazza. In prossimità del teatro due quinte curve in cemento e legno creano una sorta di ingresso con alla sua sinistra un piccolo volume da adibire a servizi e punto informazioni per il teatro. La pavimentazione e le sedute arrivano a lambire la struttura del teatro e si fermano lasciando il posto al verde del parco. Il parco è visto come un prato al cui interno si alternano oggetti diversi, i cerchi di verde fiorito delle aiuole, i cubetti in cemento di diversa altezza che diventano di volta in volta gioco o sedute i tavolini e le sedute per improvvisare un torneo di carte o di scacchi. Un luogo destinato sia ad essere utilizzato per il relax di tutti i giorni, ma lasciato anche abbastanza libero in modo da dare spazio alle manifestazioni che vengono organizzate nel teatro. I limiti del parco sono dati a Est da un parapetto leggero e trasparente lungo il quale si alternano degli affacci panoramici direzionati verso alcuni centri turistici lungo la costa, questi affacci assumono la forma di piccoli balconi aggettanti con balaustra in acciaio corten e pavimentazione in doghe di legno tagliata da una lama luminosa che di notte accompagna lo sguardo nella direzione di Cervia, Rimini, e Riccione. A sud il limite del parco è dato da un pergolato in legno con alle spalle due filari di alberi platani e prunus avium che danno refrigerio e colore con le loro chiome. Il pergolato è formato da una quinta curva con una finestra centrale dalla quale è possibile scorgere i colori dell’alberatura retrostante e la cui curva racchiude una pavimentazione in legno su cui sono posizionati tre tavolini con sedute.

I materiali

I materiali utilizzati nel progetto sono fondamentalmente quattro: la pietra, il cemento, il legno e l’acciaio corten. Sono stati scelti sia per le loro valenze performanti, sia per come si relazionano in modo armonico tra di loro e con il contesto. La pietra è quella della pavimentazione nelle tre varianti Basaltina, pietra di Trani e marmo Rosso Verona. Il cemento rappresenta la struttura delle quinte che campeggiano nel parco del teatro e dei parapetti delle rampe della piazza e del giardino monumentale ai caduti. È stato scelto per il richiamo al materiale utilizzato per il monumento ai caduti già presente nella piazza in abbinamento agli inserti in doghe di legno che ne ammorbidiscono la durezza laddove deve essere utilizzato in luoghi verdi. L’acciaio corten, con il suo colore caldo e la sua superficie vellutata, rappresenta il materiale degli arredi come luci, parapetti e sedute. Il suo colore richiama quello del legno, ma con prestazioni,durevolezza e duttilità maggiori.

Conclusioni

Il progetto nel suo insieme nasce dalla convinzione che disegnare degli spazi urbani significa creare atmosfere, segni costruiti e segni verdi che accompagnino la vita dei cittadini ogni giorno. Lungi dall’essere quindi mera scenografia e puro gesto formale ogni parte del progetto deve essere frutto si di una ricerca formale che però al contempo sappia coniugare nel miglior modo possibile, attraverso la scelta di materiali e geometrie, le esigenze degli utilizzatori, il carattere intrinseco del contesto e la necessità, tutta contemporanea, di dare sempre nuove forme e soluzioni all’architettura.