Progetto microhouse.
Microhouse nasce come mini unità abitativa per le vacanze per due persone. Una piccola casa tranquilla, una specie di rifugio, in cui ritirarsi, e, ogni volta che lo si desidera, dimenticare per un po' la concitazione della città. Studiata per inserirsi in modo spontaneo in un paesaggio naturale, è caratterizzata dalla cura nella scelta e nell’accostamento dei diversi materiali e dal design dei suoi spazi e volumi. Lo scopo è perseguire la convinzione che le mini unità abitative risultano più amiche dell’ambiente, perché producono meno rifiuti e sprechi sia nella realizzazione che nella gestione. Il progetto si focalizza su tre punti: la qualità dello spazio, l’eco-sostenibilità ed economicità di realizzazione, riportare la funzione abitativa alla sua forma originaria di 'rifugio' per la famiglia. Lo studio degli spazi si è concentrato sul disegno di ambienti minimi, ma confortevoli e funzionali, in cui potersi rilassare o svolgere agevolmente le azioni di tutti i giorni. Nei 25 mq a piano terra trovano posto un angolo cottura, un soggiorno /pranzo e un bagno dotato di servizi e doccia. Il soppalco di 10 mq, accessibile attraverso una scala/contenitore marinara (una scala a gradini sfalsati) in legno, accoglie una camera da letto per due persone con un piccolo guardaroba. Importante nella progettazione degli ambienti è stata sia la scelta di conferire un forte carattere identificativo ai vari ambienti pur disegnando uno spazio fluido e continuo, sia la volontà di creare spazi molto luminosi con grandi aperture capaci di catturare e incorniciare il paesaggio circostante. Il volume complessivo, nella sua forma, richiama e rielabora in chiave contemporanea, quello della casa disegnata da un bambino: un tetto a falde poggiato su un cubo. I materiali che compongono questo volume sono il cemento a vista per l’involucro, rivestito nella parte inferiore da pannelli in doghe di larice che in corrispondenza delle due portafinestra scorrono. Il tetto invece è rivestito in lastre di zinco e a seconda dell’orientamento permette l’alloggiamento di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia. All’interno le strutture sono in metallo, i pavimenti ripropongono il rivestimento esterno in doghe di larice, ma in questo caso nella versione sbiancato. Caratteristica dello spazio interno è la semplicità e linearità ottenuta con superfici continue, pure, intonacate colore bianco su cui si staglia il volume centrale, che contiene il bagno, di colore verde brillante. Ma l’elemento principale che caratterizza gli interni è la natura, il cui spettacolo entra attraverso i grandi serramenti, dotati di vetrate bassoemissive. Progetto: Arch. Aurelia Barone |